I vescovi dell'Honduras hanno parlato forte e chiaro. Senza infingimenti e compromessi. Alla vigilia delle elezioni politiche che si terranno il prossimo mese, hanno scritto una lettera.
Chiedono di non votare candidati "manchados", macchiati, ovvero contaminati, da contatti, relazioni e interessi con i cartelli del narcotraffico, con la corruzione e la criminalità organizzata. Rigettano i comitati di potere che finora hanno impedito un reale sviluppo del Paese. D'altra parte, le inchieste in corso, così come alcune sentenze, manifestano in modo chiaro come buona parte della classe politica sia stata scelta appositamente per garantire i privilegi di pochi, interessi economici di gruppi e attività illecite. Il fatto che finalmente i vescovi chiedano con chiarezza di operare una svolta, è assolutamente importante. Ricordiamo che l'Honduras è uno dei Paesi al mondo con il più alto tasso di violenza, omicidi e attività della criminalità organizzata. E per favore: che nessuno li chiami vescovi antimafia, semplicemente si sforzano di annunciare il Vangelo di Gesù Cristo. E tanto basta.