È tanto che non si sente l'urlo arrabbiato di chi sostiene che "gli stranieri vengono a rubarci il lavoro".

Forse perché non è mai stato vero. Forse perché gli stessi che urlavano, poi sfruttavano manodopera a buon mercato o ringraziavano il cielo (e il mare) per aver portato tante persone migranti in cerca di lavoro. Sta di fatto che proprio oggi scatta il "click day" per l'arrivo in Italia di 82.550 lavoratori stagionali extracomunitari previsti dal Dpcm triennale di programmazione transitoria dei flussi 2023-2025. 40.000 lavoratori sono destinati alle associazioni che hanno aderito al protocollo del 3 agosto 2022. Si tratta delle associazioni di categoria dei settori agricolo e turistico-alberghiero. La Coldiretti ci fa sapere che il nuovo appuntamento riguarda soprattutto lavori stagionali nei settori agricolo e turistico-alberghiero. "Quasi un terzo del Made in Italy a tavola a livello nazionale viene prodotto nei campi e nelle stalle da migranti che hanno trovato regolarmente occupazione fornendo il 32% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore nel 2022», sottolinea Coldiretti. Il contributo dei flussi migratori al Made in italy sostiene molti "distretti agricoli" dove i lavoratori stranieri sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale.