Mosaico della Domenica
Mc 13,33-37: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
 
 
Mi sembra di stare nel film di Troisi in cui la risposta più opportuna e sincera è: "Va bene me lo scrivo". In poche righe si ripete quattro volte lo stesso verbo. Sembra quasi che sia l'unica consegna che il signore ci dà. Nient'altro al di fuori di questo: Vegliare. Un padrone di casa che parte e lascia la propria casa in consegna, ovvero sotto la custodia, dei suoi servi e del portiere. È una pagina che ci parla innanzitutto di una relazione di fiducia tra quell'uomo che parte e i suoi servi. Lui si fida, scommette, responsabilizza. Sembra di ritornare ai primi vagiti della creazione dove il creatore chiede all'uomo e alla donna di custodire e coltivare quella casa che il giardino di Eden. Per questo l'esortazione non può essere altra che di vegliare. Vegliare come custodire. Vegliare sulla globalizzazione perché non offenda gli uomini ma li faccia sentire più vicini e corresponsabili del destino dell'universo. Vegliare sull'economia come ci ha insegnato a fare anche Economy of Francesco perché tutto sia al servizio del sogno di pace di Dio. Vegliare su una politica che deve porre argini alla sete di guadagno e fare in modo che la solidarietà riesca a vincere la tentazione degli egoismi peggiori. Vegliare sul creato che non può essere sfregiato dalla nostra volontà di potere e di distruzione e semmai deve rispondere a un Dio che si è fidato di noi a tal punto da lasciarci le chiavi di casa. Sua.
 

https://youtu.be/MtwoSp3wglM